BENVENUTI NEL BLOG "TIRO AL BERSAGLIO".

Trovano spazio, nel nostro BLOG, anche i commenti alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE", di cui sono referente.

Vi invito ad aggiungere i vostri commenti agli argomenti postati! Dopo la vostra registrazione come utenti del BLOG, scrivete nelle varie rubriche, per un dialogo didattico che si avvale della partecipazione di coloro che avvertono l'urgenza di esprimere pareri, opinioni, mozioni, punti di vista, e dare contributi concreti alla crescita della comunità civile, attraverso lo scambio dialettico e il confronto su temi e problemi attuali.

prof.ssa Angelica Piscitello

martedì 24 gennaio 2012

lunedì 23 gennaio 2012

LA PATENTE

PER LE CLASSI V
Individuate, dalla novella "La patente" (leggete il testo dal link, tratto da Liber Liber: Libri), gli aspetti dell'umorismo pirandelliano ed esprimete il vostro breve commento.

LA PATENTE è una delle novelle più tragiche di Pirandello. Il protagonista è Chiàrchiaro che, sopraffatto dalla disperazione, si ribella e lotta, a suo modo, l'ignoranza e la superstizione del suo paese, rifacendosi delle tante ingiurie subite in silenzio, per trarre dalla sua disgrazia il massimo profitto.

Egli, però, sarà costretto a portare sul volto la maschera grottesca e tragica dello iettatore, quella maschera che gli uomini gli hanno crudelmente imposto e che non potrà mai togliere!

Seguite nel video la magistrale interpretazione di Totò!

lunedì 9 gennaio 2012

GARIBALDI attraversò Partinico col cappello calato sugli occhi, mesto...

Una pagina di Storia risorgimentale non certo gloriosa!

L' eccidio di Partinico è un episodio avvenuto a Partinico il 16 maggio 1860, mentre era in corso la Spedizione dei Mille.

Dopo la sconfitta di Calatafimi, alla mezzanotte del 15 maggio 1860 le truppe del generale Lanza, ritiratesi nell'abitato di Calatafimi, ricevettero l'ordine di mettersi in marcia per raggiungere Palermo.
La sera del 16 maggio, una delle formazioni borboniche giunse a Partinico, le truppe furono attaccate dai ribelli che, nutriti dall'odio represso nei tanti anni di dominazione borbonica, sparavano dalle case e dai balconi, come rappresaglia i soldati incendiarono molte case.

A Partinico Giuseppe Cesare Abba, più scrittore che soldato, avrebbe preferito non esserci:
Meglio sarebbe stato rompersi il petto e scalare le montagne. […] Già sulla strada il vento recava con l’odore e col fumo degli incendi non spenti del tutto un fetore insopportabile. Cadaveri di soldati e di paesani, cani e cavalli morti e squarciati. Le campane suonavano non so se a stormo o a festa, e il popolo esultava e preti e frati urlavano frenetici evviva. Quei morti eran soldati.

La popolazione di Partinico massacrò quel giorno senza pietà le truppe borboniche in ritiro. Una terribile strage! Morti bruciacchiati, corpi straziati! Orrenda crudeltà anche la danza macabra dei paesani attorno al mucchio dei cadaveri!

Garibaldi attraversò Partinico col cappello calato sugli occhi, mesto...
Con immaginabile imbarazzo dovette accettare tutto, compresa la cittadinanza onoraria ma istituì subito un Comitato di Guerra, con poteri giudiziari proprio in previsione di altri casi di vendette popolari.

Il RISORGIMENTO ITALIANO

PER LA CLASSE IV

Il periodo della storia d’Italia in cui l’affermarsi di una coscienza nazionale porta all’unità politica e all’indipendenza della nazione italiana è detto Risorgimento. Tale periodo occupa un lungo arco temporale di vari decenni, concludendosi solo nel 1861 con la nascita del Regno d’Italia, sotto la dinastia di Casa Savoia.

Sfoglia e leggi dal link e/o ricerca dal tuo libro le possibili risposte alle domande che seguono e lascia qui un commento di risposta (max 15 righi) su almeno una domanda:

-Quanto hanno fatto le società segrete, Carboneria e Giovane Italia, per coinvolgere il popolo nella lotta per l’Unità?

-Quanto il 1848 (anno nel quale in più parti d’Europa ci furono sollevazioni per il diritto ad avere una costituzione) si trasformò, nel nostro Paese, in una lotta per l’indipendenza dal potere straniero?

-Quanto decisivo per la liberazione dall'Austria fu l'accordo del 1858, a Plombières, tra Cavour e Napoleone III?

-Quando e perché è scoppiata la seconda guerra d'indipendenza? Come si è conclusa?

-Quanto ha contribuito Garibaldi alla creazione del Regno d'Italia (1861)?

-Quali i principali problemi dopo l'Unità?

martedì 3 gennaio 2012

LA MAPPA CONCETTUALE

Una mappa è essenzialmente una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni.

Una mappa, perciò, deve riuscire a trasmettere informazioni chiare e dati utili.
Partendo da questi presupposti, è facile anche definire una mappa concettuale: essa non è altro che una rappresentazione grafica (un disegno schematico, un quadro riassuntivo) di un ragionamento che abbiamo fatto e che vogliamo comunicare agli altri, evidenziando almeno tre aspetti:

a - l'oggetto del nostro ragionamento
b - i concetti che vogliamo evidenziare
c - il percorso del ragionamento e i legami fra i concetti espressi -
l'oggetto del nostro ragionamento
d - Appare subito evidente la valenza formativa e didattica dello strumento "mappa concettuale" che "costringe" chi la prepara a riflettere sulle proprie conoscenze, a correlare le idee e i dati a disposizione, a sforzarsi di essere preciso e chiaro nella comunicazione.

Ovviamente i gradi di complessità della rappresentazione a mappe dipendono molto dall'argomento affrontato, dalle conoscenze a disposizione di chi la realizza e dalla sua età mentale. Ma il valore didattico dello strumento sta proprio in questo: nell'essere uno strumento di rappresentazione del pensiero utilizzabile dalle elementari fino all'università.

Nel titolo linkabile un esempio di mappa concettuale interattiva sulla Prima Guerra Mondiale, fonte Bibliolab, Patrizia Vayola.

Un percorso (TESINA) per l'Esame di Stato potrebbe essere costuito nella forma di MAPPA CONCETTUALE, interattiva (o in cartaceo). A collegare gli argomenti tra loro sarete voi,con la vostra rielaborazione espositiva e argomentativa del tema scelto. Possono essere coinvolte nella tesina più discipline, ma agganciate per il tema.