BENVENUTI NEL BLOG "TIRO AL BERSAGLIO".

Trovano spazio, nel nostro BLOG, anche i commenti alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE", di cui sono referente.

Vi invito ad aggiungere i vostri commenti agli argomenti postati! Dopo la vostra registrazione come utenti del BLOG, scrivete nelle varie rubriche, per un dialogo didattico che si avvale della partecipazione di coloro che avvertono l'urgenza di esprimere pareri, opinioni, mozioni, punti di vista, e dare contributi concreti alla crescita della comunità civile, attraverso lo scambio dialettico e il confronto su temi e problemi attuali.

prof.ssa Angelica Piscitello

mercoledì 9 novembre 2011

LA LIRICA MODERNA

Per i letterati, che vivono l’età di passaggio tra l’Ottocento e il Novecento, la realtà è principalmente quella della crisi di un’epoca; l’immagine della decadenza e della caduta dell’impero romano anima l’immaginario collettivo degli intellettuali decadenti, che percepiscono in tutta la sua profondità e vastità la crisi e la decadenza della civiltà contemporanea; nel naufragio generale degli ideali e dei valori etici, naufragio che abbandona l’uomo alla solitudine e all’irrazionalità, è l’estetismo (inteso come culto della sensazione e religione della bellezza) a prendere il sopravvento come nuova regola di vita; anche eredità romantiche, come la centralità dell’eroe e dell’analisi interiore, vengono rilette e adeguate al nuovo clima culturale: la figura dell’eroe oscilla fra gli estremi del superuomo dannunziano e dell’inetto di Svevo, mentre all’espressione del sentimento si sostituisce l’analisi dell’inconscio.
In Italia i principali esponenti della poesia decadente sono D’Annunzio e Pascoli.

martedì 8 novembre 2011

IL DECADENTISMO

Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento nuovi atteggiamenti intellettuali e scelte di gusto stravolgono i valori del Positivismo e i modelli letterari del Realismo. L’idea che si possa giungere a una visione oggettiva e assoluta della realtà entra in crisi e viene sostituita dal sentimento di una profonda inquietudine psicologica ed esistenziale. Il termine "decadentismo" nacque con l'accezione negativa di "decadenza", sentita come il declino non soltanto letterario ma di un'intera civiltà, e ancora prima di diventare il titolo di una rivista letteraria francese era stato utilizzato dalla critica per definire l'opera di quegli scrittori che manifestavano un'insubordinazione al gusto e alla morale della borghesia, divenuta classe egemone e garante dello status quo dopo l'esaurirsi della spinta rivoluzionaria del 1848.
La letteratura del Decadentismo propone anche in Italia numerose esperienze, nel simbolismo di Giovanni Pascoli e nell’estetismo di Gabriele D’Annunzio, fino alle prove più mature del romanzo psicologico di Luigi Pirandello e Italo Svevo.

PER LE CLASSI V: Il Decadentismo si presenta come la somma di manifestazioni anche molto differenti tra loro al suo interno, tuttavia si può individuare almeno un denominatore comune che consente di usare una formula unica e onnicomprensiva: il "male di vivere".
Cosa s'intende per "male di vivere"?

sabato 5 novembre 2011

O Gorizia tu sei maledetta


Non esiste un autore per questa canzone, che narra il dolore e la rabbia dei soldati italiani impegnati nelle battaglie per la conquista di Gorizia durante la Prima Guerra Mondiale.
Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato.

All’esaltazione nazionalistica per una tanto faticata vittoria subentrò in breve un sentimento di orrore per i tragici costi umani di quella vicenda bellica: circa 50.000 soldati e 1759 ufficiali caduti di parte italiana, 40.000 e 862 ufficiali per gli austriaci. Una carneficina, che favorì la nascita e la circolazione di un largo e condiviso stato d’animo di ripugnanza per la guerra, testimoniato da alcuni canti di protesta. Tra i più belli, diffusi e significativi dell’intero conflitto 1915 – 18 il testo della canzone, intitolata "O Gorizia, tu sei maledetta", nelle cui strofe, come osserva Sergio Boldini, apprezzato studioso della espressività popolare, si ritrovano “ la violenza, l’inutilità e il dolore della guerra, gli affetti che si perdono, la discriminazione di classe fra soldati e ufficiali, i morti che non ritornano”.

Nella letteratura sulla Grande Guerra sono pochi i giudizi favorevoli al generalissimo Luigi Cadorna, comandante supremo delle 11 Battaglie sull'Isonzo, individuato, non sempre con obiettivita’, come unico responsabile degli errori di conduzione del conflitto e di altri aspetti ad esso collegati ( decimazioni, sostituzione di generali poco graditi, inutili massacri).

PER LE CLASSI V:
-Come presenta il tuo libro il personaggio storico Luigi Cadorna? Quali pregi e/o difetti gli attibuisce riguardo la conduzione delle operazioni militari e le azioni di comando?

venerdì 4 novembre 2011

IL NEOCLASSICISMO



Padre e teorico del Neoclassicismo fu lo studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann, nato a Stendal in Prussia nel 1717 e profondo conoscitore del mondo classico, soprattutto greco. Nella sua «Storia dell'arte nell'antichità» (1764) Winckelmann sostiene che l'arte sia la rappresentazione della bellezza ideale non contaminata da passionalità né reperibile nella realtà quotidiana. Ne deriva che caratteristiche dell'arte devono essere l'impassibilità, l'imperturbabilità, la serenità: non nel senso che l'artista debba essere estraneo al mondo umano delle passioni, ma nel senso che deve sapersi sollevare da tali passioni per giungere alla contemplazione della pura bellezza. Per questo l'arte assume valore catartico e liberatorio, diviene il solo mezzo per liberare l'uomo da una terrenità passionale, imperfetta, contingente e sollevarlo in un'atmosfera di pura contemplazione. Nel dominio dell'arte, infatti, anche il dolore e la morte diventano belli perché, sciolti da fattori passionali, diventano pacata e serena rappresentazione. Paradigmatica di tale concezione era, per il Winckelmann, l'arte classica (soprattutto la greca, in quanto quella romana non ne fu che un'imitazione non sempre riuscita e perfetta).


PER LA CLASSE IV - Rispondi alle domande:

Perché la statua di Apollo Belvedere rappresenta il più alto ideale artistico fra tutte le opere dell'antichità sfuggite alla distruzione? Dove si trova questa statua? (cerca nei post precedenti e troverai le informazioni, prima di commentare)

giovedì 3 novembre 2011

LA RIVOLUZIONE RUSSA



PER LE CLASSI V: Rispondi (in max 10 righi) almeno ad una delle seguenti domande:
-Quale politica rese impopolare lo zar di Russia Nicola II?
-Perché la Russia, nel 1917, si ritira dalla Grande Guerra?
-Chi era Lenin?
-A quali conseguenze portò la pace separata della Russia?