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prof.ssa Angelica Piscitello

mercoledì 9 novembre 2011

LA LIRICA MODERNA

Per i letterati, che vivono l’età di passaggio tra l’Ottocento e il Novecento, la realtà è principalmente quella della crisi di un’epoca; l’immagine della decadenza e della caduta dell’impero romano anima l’immaginario collettivo degli intellettuali decadenti, che percepiscono in tutta la sua profondità e vastità la crisi e la decadenza della civiltà contemporanea; nel naufragio generale degli ideali e dei valori etici, naufragio che abbandona l’uomo alla solitudine e all’irrazionalità, è l’estetismo (inteso come culto della sensazione e religione della bellezza) a prendere il sopravvento come nuova regola di vita; anche eredità romantiche, come la centralità dell’eroe e dell’analisi interiore, vengono rilette e adeguate al nuovo clima culturale: la figura dell’eroe oscilla fra gli estremi del superuomo dannunziano e dell’inetto di Svevo, mentre all’espressione del sentimento si sostituisce l’analisi dell’inconscio.
In Italia i principali esponenti della poesia decadente sono D’Annunzio e Pascoli.

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Prof.ssa Angelica Piscitello