Padre e teorico del Neoclassicismo fu lo studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann, nato a Stendal in Prussia nel 1717 e profondo conoscitore del mondo classico, soprattutto greco. Nella sua «Storia dell'arte nell'antichità» (1764) Winckelmann sostiene che l'arte sia la rappresentazione della bellezza ideale non contaminata da passionalità né reperibile nella realtà quotidiana. Ne deriva che caratteristiche dell'arte devono essere l'impassibilità, l'imperturbabilità, la serenità: non nel senso che l'artista debba essere estraneo al mondo umano delle passioni, ma nel senso che deve sapersi sollevare da tali passioni per giungere alla contemplazione della pura bellezza. Per questo l'arte assume valore catartico e liberatorio, diviene il solo mezzo per liberare l'uomo da una terrenità passionale, imperfetta, contingente e sollevarlo in un'atmosfera di pura contemplazione. Nel dominio dell'arte, infatti, anche il dolore e la morte diventano belli perché, sciolti da fattori passionali, diventano pacata e serena rappresentazione. Paradigmatica di tale concezione era, per il Winckelmann, l'arte classica (soprattutto la greca, in quanto quella romana non ne fu che un'imitazione non sempre riuscita e perfetta).
PER LA CLASSE IV - Rispondi alle domande:
Perché la statua di Apollo Belvedere rappresenta il più alto ideale artistico fra tutte le opere dell'antichità sfuggite alla distruzione? Dove si trova questa statua? (cerca nei post precedenti e troverai le informazioni, prima di commentare)
La statua di Apollo rappresenta "l'ideale più alto dell'arte tra tutte le opere dell'antichità che sono sfuggite alla distruzione". Questo affermava l'archeologo tedesco neoclassicista Johann Joachim Wickelmann in una sua celebre opera, dal titolo "Storia dell'Arte dell'antichità".
RispondiEliminaWickelmann contribuisce in maniera determinante alla formazione del gusto neoclassico, focalizzando la sua attenzione sulla scultura greca, che lo stesso Winckelmann peraltro conosceva esclusivamente attraverso copie romane, individuandovi la perfetta realizzazione di un ideale estetico che contemperava in una superiore armonia spirito e corpo, frutto di un completo dominio delle passioni.
L'eleganza della figura, l'armonia delle proporzioni, la prominenza della fronte e del mento, il virtuosismo del panneggio, sono tutti elementi che hanno portato l'Apollo a divenire un modello di ideale maschile nobile e puro.
Questa statua fu ritrovata ad Anzio verso la fine del XV secolo, durante il Rinascimento, e si trova oggi nei Musei Vaticani, che occupano gran parte del vasto Cortile del Belvedere.
Per la perfezione delle forme e per l'elogio che ne fa Wickelmann, la statua è diventata emblema dell'arte neoclassica. Il Neoclassicismo è il movimento artistico-letterario che si sviluppa in Italia a partire dal nel secondo Settecento.
Quasi contemporaneamente al Neoclassicismo prende le mosse anche un altro movimento in Italia: il Pre-Romanticismo. I due movimenti sono molto differenti, in quanto, il Neoclassicismo, manifestando un particolare interesse verso la civiltà antica, sopratutto greca, sceglie un modello da emulare: imitare ed esaltare le antiche forme della bellezza e l'equilibrio morale, che veniva vista in che armonia con la natura ed il bene che concidevano con la bellezza, quindi aveva lo scopo di rangiungere una forma di bello idealizzato.
Il Pre-Romanticismo, a differenza del Neoclassicismo, indica il movimento che, per molti aspetti, contrappone il sentimento, alla ragione illuministica.
Esso manifesta spiritualità, emotività, fantasia, immaginazione e individualità. Mentre per i neoclassicisti l'arte nasceva razionalmente, in accordo con certe regole immutabili di bellezza, per i romantici era invece una manifestazione misteriosa della liberazione del sentimento e della forza immaginativa del "genio".